Come ci prende in pugno un narcisista: il rafforzamento

a cura di Paola Fendoni, direttrice del Dipartimento di Analisi e Prevenzione delle Dinamiche Narcisistiche nelle Relazioni presso l'Università Meier di Milano


Per rafforzare la morsa perversa il manipolatore esercita una serie di stratagemmi astuti perfettamente naturali per lui.valorizza la preda al fine di creare un piacere che si registra nel profondo di lei, associandolo nel contempo a se stesso e diventando, per il momento un semidio ai suoi occhi.

Si crea così un primo legame di piacere tramite l’attivazione della dopamina, l’ormone preposto.

Inoltre, il manipolatore si rende indispensabile, per stabilire con pazienza un sentimento di riconoscenza da parte della vittima.

Offre i suoi servigi, tentando a volte di affascinare familiari e amici della vittima, il tutto con un apparente disinteresse, senza chiedere nulla in cambio, a parte lo sguardo riconoscente della preda.

Attraverso abili manovre, che fanno credere alla preda di essere l’unica nel suo cuore, la sua metà, una parte di lui, spinge la vittima a coinvolgersi in maniera spontanea.

È ancora più facile, perché in quel momento per la vittima l’altro rappresenta la perfezione stessa, l’ideale, e la sua anima gemella, una parte essenziale di se stessa o addirittura il tutto.

Il narcisista perverso occuperà tutto lo spazio nella vita della vittima.a quel punto tutto ruota attorno a lui e al suo benessere: ciascuna azione, ciascun pensiero della vittima sono incentrati su di lui in maniera ossessiva.

Sempre più indebolita, la vittima si convince rapidamente di non poter più vivere o nemmeno più respirare senza di lui! Il legame si è saldato.


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