Capire per agire meglio con un narcisista

a cura di Paola Fendoni, direttrice del Dipartimento di Analisi e Prevenzione delle Dinamiche Narcisistiche nelle Relazioni presso l'Università Meier di Milano


l fenomeno del “se scappi ti rincorro se mi rincorri scappo“ è una legge d’attrazione che rafforza ulteriormente il legame perverso e conduce ad accettare l’inaccettabile.

Con la complicità del manipolatore narcisista,, la vittima sia intrappolata da sola in un “amore“ irrazionale, totale e immaturo, che va contro i suoi stessi interessi e quelli dei suoi figli.

Vive unicamente attraverso il suo aguzzino, fino a che morte non li separi.a causa di questa dipendenza affettiva vediamo vittime che hanno subito stupri e violenze trovare ancora scuse per minimizzare la responsabilità dell’aguzzino.

Questo sistema viene chiamato ricompensa e punizione, di piacere e sofferenza oppure di avvicinamento ed  evitamento.

Gestisce i nostri desideri, i nostri piaceri e le nostre emozioni.è programmato e formattato nell’infanzia in funzione delle esperienze di piacere o di sofferenza corporea, come pure delle esperienze emotive legate alla qualità dell’incontro genitori-figli.all’inizio della relazione la persona intrappolata vive in uno stato di esaltazione massima, goduria totale e positiva, come se su di lei cadesse costantemente un colpo di fulmine.con il tempo però entra in un altro Stato, quello di un piacere più morboso, negativo e perverso.

Eppure rimane un “piacere“.l’intensità del rapporto genera un’esaltazione demenziale, un’ebbrezza dei sensi è una totale perdita della razionalità.

questa “deliziosa follia“Sprigiona nel cervello della vittima dopamina Che agisce immediatamente come droga.tra le altre cose, la vittima diventa dipendente dall’ormone del piacere, il che rende il legame con l’altro più che indispensabile e quindi vitale.

Per uscire da questa potente dipendenza affettiva è opportuno agire come si fa con tutte le dipendenze: innanzitutto identificandola, poi imponendosi un’astinenza totale e definitiva, accompagnata da un lavoro psicologico di riappropriazione del sé.l’obiettivo è di vivere per se stessi, uscendo dalla dipendenza affettiva e ricentraggio sui propri desideri.

Le 10 tappe della morsa della manipolazione perversa vissute dalla vittima.

Conoscere e capire gli ingranaggi della morsa e della manipolazione perversa consente alla vittima di prendere posizione, di anticipare e quindi di agire meglio per riprendere in mano la sua vita e darle un senso in rapporto ai valori personali.

1. Luna di miele

2. Primi disagi avvertiti

3. Prime espressioni visibili della personalità perversa

4. Prime resistenze della vittima

5. Prime violenze nella relazione

6. Vari tentativi di rottura

7. Rottura 

8. Collera 

9. Vendetta 

10. Vita

E’ Poco probabile che la vittima sfugga a una di queste tappe.al contrario (e purtroppo) certe prede rimangono bloccate in una o nell’altra.

Può sembrare strano pensare che vittima aguzzino attraversano le stesse tappe,

Eppure è così.

Infatti, tanto la vittima quanto il manipolatore narcisista vivono la luna di miele come un periodo particolarmente piacevole.e benché il funzionamento dell’uno e dell’altro sia radicalmente diverso, ciò non toglie che si tratti di un periodo di dolcezza e di voluttà nella fluidità Del legame che si costruisce con forza, come se nulla potesse contrastarlo.manipolatore vittima mettono in atto qualunque cosa affinché niente altri questo legame diabolicamente magico: da un lato il manipolatore agisce per corrispondere all’immagine dializzata che la priva a di lui, dall’altro la vittima si lascia trascinare con delizia dal turbine romantico che ha suscitato, respingendo chiunque cerchi di gustarle il piacere.


Una ragazza mi scrive:

“Mi sentivo trascinata in un turbine meraviglioso.tutto, assolutamente tutto superava i miei sogni più folli! E come se lui avesse scoperto e me le mie splendide speranze di ragazza e desse loro vita.era qualcosa di così intenso! Ho respinto con violenza a tutti coloro che tentavano di mettermi in guardia… Credevo che fossero invidiosi di me.”


Le conseguenze a breve termine:


Il tempo che il manipolatore impiega a porre la preda sotto la propria influenza dipende dall’abilità nell’astuzia, ma anche della capacità della vittima di credere ai sogni stravaganti e immaturi.le vere intenzioni distruttive del manipolatore si manifesteranno solo progressivamente.

Pertanto, a breve termine preda e predatore vivono la stessa estasi.

Tutto appare meraviglioso, tutto è meraviglioso!


Le conseguenze a lungo termine


A lungo termine invece le cose degenerano.

Le vittime Che capiscono le intenzioni criminali dell’aggressore fanno molta fatica essere conosciute, comprese.

Spesso vengono prese per pazze, bugiarde, paranoiche.più tentano di far udire la loro voce più vengono zittite.

Si ritrovano screditate, beffeggiati, disperate e ferite.

A una situazione già terribilmente traumatica si aggiunge dunque il trauma dell’incomprensione o del rifiuto da parte dell’ambiente.

È difficile denunciare il coniuge, i genitori, un familiare o persino il figlio.

È pericoloso affrontare un superiore al lavoro, il titolare, un uomo politico o un personaggio potente.

Come parlare della tortura quotidiana, delle ferite dell’anima quando gli altri vedono solo il sorriso angelico del diavolo? Come esprimere la violenza, gli attacchi di follia, quando la propria cerchialo vede calmo e sereno, osservando nel contempo una partner agitata o persino isterica?

I familiari non sanno più a chi credere in questo spettacolo profondamente machiavellico.

Le conseguenze a lungo termine quindi sono date dall’incomprensione dal rifiuto dalla vittima, ma anche dall’indebolimento delle sue resistenze fisiche e psicologiche.

è una porta aperta a qualunque squilibrio.

È uno Stato in cui le aree più deboli Rischiano di rompere gli argini e come nella rottura di una diga, trascinare qualunque cosa al loro passaggio.



La ci prossima sarà 

Una morsa mortale


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