Uscire da una relazione tossica: Contemplare la situazione

a cura di Paola Fendoni, direttrice del Dipartimento di Analisi e Prevenzione delle Dinamiche Narcisistiche nelle Relazioni presso l'Università Meier di Milano


Il successivo passo consiste nell’osservare attentamente la situazione e non solamente pensare a come risolverla. 

Nelle relazioni tossiche, pensare ad una soluzione diventa estremamente difficile per la presenza di fattori psicologici diversi da quelli presenti nelle relazioni sane, come la dipendenza dal partner o altre dipendenze e mille altre difficoltà che, se affrontate solo con il pensare razionale logico, portano sempre alla stessa conclusione: la sensazione di trovarsi in un labirinto da cui sembra impossibile uscirne. 

La contemplazione invece è un’attitudine diversa, più calma e profonda, che prevede di portare l’attenzione verso l’interno alle proprie sensazioni corporee, al proprio stato emotivo, all’osservazione delle situazioni che provocano sempre le stesse reazioni automatiche nella coppia. La contemplazione va oltre il semplice pensare e ricorre alla conoscenza e alla saggezza del corpo, dell’esperienza, al senso di connessione con l’universo, per poterci muovere nella direzione migliore e aiutarci a comprendere con chiarezza crescente i propri valori, a distinguere ciò di cui si ha davvero bisogno da ciò che è tossico, dannoso e ci allontana dai nostri valori e dalla nostra integrità.

La contemplazione inoltre aiuta a ridurre l’ambiguità e la confusione tipica delle relazioni disfunzionali, aiutandoci a trovare la strada giusta con coraggio, impegno.